Un brivido per Mancin sul podio dei Gorjanci

Michele Mancin conferma il proprio ottimo stato di forma andando ad infilare un nuovo risultato di prestigio in occasione della Cronoscalata di Gorjanci, appuntamento valido per lo Slovenjan Championship GHD 2014.

Il pilota polesano, della partita come di consueto in casacca Mach 3 Sport, è stato protagonista di un weekend decisament intenso e laborioso nella ricerca del giusto setup della Citroen Saxo gruppo A su di un percorso ben lontano dalle caratteristiche tecniche normalmente incontrate dentro i patri confini.

La maturità acquisita con la doppietta nel CIVM 2012 e 2013 e l’indiscussa professionalità del team patavino hanno portato alla conquista di un ottimo terzo posto in classe A2000 e nel FIA International Hill Climb Cup al quale si va ad aggiungere la quinta casella nella classifica assoluta del gruppo A.

Un piazzamento che aumenta la propria caratura proprio in virtù del fatto che la scarsa presenza in terra slovena di iscritti tra le vetture di 1600 cc di cilindrata ha costretto il due volte tricolore a scontrarsi con avversari dotati di mezzi nettamente più potenti.

Le tre sessioni di prova hanno visto Mancin faticare non poco nell’obiettivo di affinare il setup della Saxo per adattarsi al meglio all’ostico tracciato di Gorjanci con un brivido nel terzo passaggio che poteva seriamente compromettere l’intera trasferta.

 

“Sinceramente non ci aspettavamo alla vigilia un percorso così difficile” – racconta Mancin – “in quanto eravamo a conoscenza dell’assenza totale di tornanti e di un elevato livello di velocità per quanto riguarda il lato tecnico di guida. Quando abbiamo affrontato la prima prova faticavo a controllare la vettura tra tutti gli avvallamenti, buche, scalini, rattoppi vari che incontravo lungo il percorso. Sembrava più una prova speciale di un rally che una cronoscalata ma questa nuova sfida ci ha stimolato. Assieme ai tecnici di Mach 3 Sport ci siamo messi all’opera per rivoluzionare l’assetto della Saxo fino a raggiungere un ottimo compromesso. Nell’ultimo passaggio di prova ci è mancato davvero poco per gettare all’aria tutto il lavoro svolto. In una sinistra veloce ho perso aderenza al posteriore che ha iniziato a sbandierare paurosamente per circa centocinquanta metri. Fortunatamente sono riuscito a riprendere il controllo evitando un quasi certo impatto che con buona probabilità ci avrebbe costretto ad un ritiro anticipato.”

 

Prese le misure al percorso Mancin si lanciava nelle tre manches di gara riuscendo, nell’ultima tornata, a staccare un ottimo tempo di 2’06”82 a soli quattro decimi da Maha (secondo su Honda Civic Type R) e a 2” dall’idolo locale, poi vincitore, Grudnik (su Renault Twingo RS).

 

“Una trasferta molto costruttiva oltre che positiva” – sottolinea Mancin – “perchè abbiamo accresciuto il bagaglio tecnico per quanto riguarda le soluzioni di assetto. Ora ci aspetta la Lučine che già abbiamo affrontato nella passata stagione quindi siamo più tranquilli.”

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